“Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest’ultimo non preservo me stesso.”
José Ortega y Gasset [1]
Introduzione
Da lettore compulsivo quale io sono, ho passato molto tempo a informarmi fagocitando credo, veramente di tutto in campo letterario. Ammetto candidamente di essere sempre stato attratto anche e soprattutto da una certa informazione alternativa, potremmo dire, della quale ho sempre sentito il bisogno poiché quella ufficiale non era sufficiente per darmi spiegazioni esaustive della realtà ed alla fine sento di aver fatto un percorso, seppur modesto, di conoscenza importante e profondo. Ho dovuto sempre mettermi in discussione e rivedere radicalmente le mie convinzioni, anche le più scontate, sulla società, sulla vita e sulla fede ed alla fine sono giunto, nel mio piccolo, a stravolgere ogni piccola conquista intellettuale, e rivedere quasi ogni caposaldo dello scibile umano. Ultimamente, leggendo un bel saggio del giornalista e scrittore Maurizio Blondet, ho dovuto rivedere anche la mia ossessione sulla raccolta differenziata e il mio zelante rifiuto verso il fumo nero del camino. Confesso di aver sempre nutrito qualche dubbio sulla favola dell’uomo unico mefistofelico responsabile del cambiamento climatico a causa di emissioni nocive e la morale tanto propagandata ai quattro venti carichi di gas al carbonio, non mi ha mai fatto soccombere al senso di colpa; comunque sia, raccogliendo anche le cartacce gettate per noncuranza o negligenza dagli altri per strada, ero convinto di salvare il mondo. Forse è solo un altro modo per non pensare, per deresponsabilizzarsi, forse non basta. Soprattutto quando leader e rivoluzionari dalle scarpe sempre lucide e dalle foto di profilo filtrate fino all’ultimo pixel, gioiscono alle promulgazioni di nuove leggi sempre più assurde e contraddittorie in materia di salvaguardia ambientale e specialmente se sono fatte da chi ostenta un abbondante tenore di vita, così elevato da inquinare da solo come una città…
La CO2, industria, riscaldamento e flatulenze
Io non annegherò quando, a causa dello scioglimento dei ghiacci polari, Venezia sarà sommersa da metri cubi d’acqua entro il 2100. Anzi, Venezia sarà, tra le città Italiane a rischio inondazione, la più veloce ad affondare. [2] Ovviamente, dicono gli “esperti”, è colpa del Global Warming, il famigerato riscaldamento globale dovuto ai gas serra in grado di trattenere il calore solare e, come una serra appunto, surriscaldare il suolo terrestre causando siccità e scioglimento dei ghiacci polari. Questa massa d’acqua debitamente riversata negli oceani, causerà un innalzamento del livello dei mari con conseguenze catastrofiche per gli insediamenti umani. La desertificazione del suolo terrestre farà il resto: carestie con diminuzione della produzione agricola e conseguenti disagi sociali. L’articolo appena citato per l’occasione recita: ““In mille anni il Mediterraneo è aumentato da un minimo di 6 a un massimo di 33 cm, un livello inferiore del 65 per cento rispetto alle più recenti proiezioni dell’IPCC, secondo le quali l’innalzamento del mare a livello mondiale è stimato tra i 60 e i 95 cm entro il 2100.” [3]
Chiaramente – e non può essere altrimenti – la scienza ha già individuato la causa di questo preoccupante fenomeno planetario in grado di aprire il nostro punto di vista verso scenari futuri apocalittici per il nostro ecosistema e la razza umana. Il problema sta molto semplicemente in un eccesso di CO2 rilasciato nell’atmosfera principalmente dalla solerzia umana: attività delle fabbriche, scarichi di auto, peto dei bovini in gran quantità soprattutto a causa degli allevamenti intensivi e perché no i camini delle abitazioni, specialmente se stufe, caminetti e generatori di calore sono sotto le 4 stelle di efficienza. [4]
Nessuno è talmente folle da ritenere giusto non tentare di contenere sprechi, inquinamento e consumi, la termodinamica mostra come nulla possa scampare all’effetto dell’entropia, ma molti punti della questione “green” non tengono e a breve, senza aver la pretesa di essere competente ed esaustivo, cercherò di evidenziare le falle di questa nuova religione dogmatica e proverò a fare con voi un ragionamento più sopra le righe per capire qual’è la vera spinta a questa propaganda di riduzione della CO2 tanto osannata. Intanto, beh, diciamo che a 60-90 cm d’acqua Venezia c’è già abituata, poi, per quel che mi riguarda, dato il periodo vedo più probabile una mia dipartita causa medicalizzazione massiccia della vita piuttosto che annegamento, inoltre, anche se temo per molti altri fattori riguardo il futuro dei miei figli, nel 2100 io non ci sarò comunque e sospetto rimarrà anche questa, per loro, l’ennesima minaccia assai remota…
Il movimento “green”
Ci siamo emozionati tutti a sentir parlare per la prima volta una quindicenne adolescente ai potenti del mondo con toni duri, perentorii. [5] Noi ci lamentiamo sempre delle ingiustizie sociali, ci lagniamo dei soprusi verso i più deboli, della disparità di ripartizione delle risorse, della madre terra violentata e distrutta dall’attività umana sconsiderata, però alla fine non facciamo niente: anzi! Continuiamo con il nostro morboso stile di vita consumistico e non abbiamo la forza di opporci; ebbene una ragazzina insegna al mondo ad alzare la testa, a sfidare il potere! Tutti noi abbiamo sentito un sentimento di riscatto misto a vergogna… Già il professor James Lovelock ci insegnava a suo tempo, con la Teoria di Gaia, a considerare il nostro pianeta terra come un essere vivente indissolubile, dove ogni suo organismo, ogni sua cellula, ogni sua particella, contribuiva a creare e perpetrare un meraviglioso equilibrio che solo l’uomo non riusciva a carpire o faceva finta di non vedere a causa della sua cupidigia… Poi finalmente, un politico si sensibilizza verso la causa e inizia una campagna mediatica per “risvegliare” le coscienze assopite degli abitanti della terra, troppo presi a produrre per consumare e consumare per inquinare e depauperare le risorse preziose del nostro pianeta. Meraviglioso… Poi però il caso (o forse no) mi mette tra le mani il solito libro di informazione “alternativa” nel quale si prendono in esame tutti questi passaggi della storia della sensibilizzazione delle masse verso il problema del Global Warming e la nostra diffidenza verso falsi profeti inizia ad acquisire senso, anzi è d’obbligo. L’allora quindicenne Greta Thunberg non è una figura presa a caso nel panorama mondiale della presunta lotta alla CO2, infatti, anche se bufale.net ha già provveduto a tranqullizzarci con un breve trafiletto in cui, analizzando la classica vignetta collage onnipresente su Facebook, ci chiarisce che i complottisti sono proprio dei cialtroni in quanto, esprimendosi sulla tale Neubauer, hanno fatto pure confusione tra la One Foundation, una ONG Cinese e la One Campaign, una ONG foraggiata dai miliardari certamente a scopo filantropico, si perché ovviamente l’obiettivo loro è di spingere per “chiedere maggiore attenzione sullo sviluppo sostenibile in base ad Agenda 2030, ovvero gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile firmati dall’ONU” [6] La Neubauer è solo un’attivista tedesca, anche ambasciatrice presso la filantropica One Campaign per carità, ma il fatto che lei e Greta si frequentino non dovrebbe per nulla far scattare campanelli d’allarme, se succede è sicuramente paranoia… Tuttavia – ve lo dice uno spelafili quindi non fateci affidamento – dopo qualche breve indagine, si scopre uno scenario sotterraneo molto più complesso riguardante la costruzione della sua figura e il fenomeno del movimento ecologista di cui si è fatta paladina, a questo proposito ho scelto un altro interessante link. [7] Per quanto riguarda il nostro sensibile politico finalmente così umile da abbassarsi ad abbracciare tematiche tanto care alla gente, ovviamente parliamo di “Al Gore, premio Nobel per il terrorismo climatico” come dice Blondet [8], egli si rifà e ci fa conoscere gli studi dell’infallibile IPCC già nominato in precedenza come ricorderete a proposito dell’articolo preso come ‘campione’ da parte nostra per mostrare come parlano gli allarmisti climatici. L’IPCC, ossia l’Intergovernmental Panel on Climate Change, è un organismo delle Nazioni Unite “costruito per attuare le nuove norme globali e promuovere debitamente l’allarmismo climatico.” [9] L’anima dell’IPCC è Sir Nicholas Stern, banchiere che fu vicedirettore della Banca Mondiale [10] e, infatti tutte le iniziative del suddetto ente sembrerebbero basarsi e trarre spunto dal <<Rapporto Stern>> voluto da Tony Blair [11], politico (che i poteri occulti volevano <<capo del governo europeo>>) [12]. Prova ne siano i protocolli di Kyoto, i quali sono proprio la conseguenza del <<Rapporto Stern>>, delle politiche dell’IPCC e della propaganda di Al Gore; infatti, il sistema di <<debiti>> e <<crediti>> sulle emissioni nocive, più che tentare di ridurre l’attività inquinante delle industrie, sembra voler commercializzare un prodotto, specie, in questo caso la CO2, portando vantaggio ai banchieri, non di certo all’ambiente e meno ancora al cambio di paradigma in fatto di ecologia o al genere umano. Un chimico, un politico, una rivoluzionaria, ma ancora nessun meteorologo… Anzi Blondet ci dice addirittura il contrario: “Migliaia di fisici, climatologi, metereologi, oceanografi ed ecologisti (nel senso proprio: studiosi delle nicchie ambientali) hanno firmato una petizione (<<Global Warming Petition Project>>) in cui prendono pubblicamente le distanze dalla teoria del <<Global Warming>> come originato dall’industria umana. [13] Quindi, paradossalmente sarebbero proprio molti scienziati a non essere d’accordo, metereologi compresi, con la teoria del riscaldamento climatico per effetto serra nello specifico per aumento di CO2 dovuto ad attività umane a fronte proprio di una forzatura delle conoscenze attuali: nel 2008, nonostante il Tibet conoscesse <<la peggiore nevicata della storia>> e dalle Alpi alla Nuova Zelanda si registrassero “nevicate fuori stagione” [14], la NASA per mezzo del serissimo Goddard Institute for Space Studies (GISS), diretto da James Hansen, il climatologo (finalmente uno, ma sapendo ora da dove partono i finanziamenti di tali ambienti, ossia da banchieri internazionali, non mi sentirei tranquillo sulla sua indipendenza di opinioni) che affianca Al Gore nei suoi allarmismi sull’effetto-serra da eccesso di attività umana, lanciava l’allarme decretando l’ottobre 2008 il mese più caldo della storia. [15] Poi però due noti scettici scientifici e bloggher, due matematici canadesi, Steve McIntyre e Anthony Watts, da tempo impegnati a sfatare il mito del global warming, scoprono il GISS a spacciare dati di Settembre, rilevati in Russia (il GISS ha stazioni di rilevazione e sensori sparsi un po’ in tutto il mondo), come misurazioni ottenute in ottobre, collocandoli nel loro preciso contesto e, pertanto fuori scala per il periodo. Insomma, dice Blondet: “i profeti del riscaldamento globale avevano <<riciclato>> i dati del tiepido settembre” [16] L’episodio non è “innocente”, non è un ingenuo errore isolato, infatti nel 2009, anche se con poco eco mediatico da parte dei giornali e notiziari italiani, scoppia lo scandalo del <<Climategate>>: alcuni Hacker rubano e rivelano al pubblico 160 megabytes di e-mail dai server della Climatic research Unit (CRU) della East Anglia University, la centrale <<scientifica>> principale, dice Blondet (virgolette sue), dell’ideologia Global Warming. [17] Professori di questo stimato istituto si messaggiavano fra loro e scrivevano ad altre rinomate università come quella della Pennsylvania, ad esempio, accordandosi di appoggiare sempre e comunque l’ideologia del riscaldamento anche col supporto di dati falsi deliberatamente manipolati. Attingevano a piene mani naturalmente ai rapporti dell’IPCC, ente insignito pure del Nobel nel 2007 per “rafforzarne l’autorevolezza”, come dice ancora Blondet. [18] Probabilmente una parte ancora consistente della comunità scientifica non si trova d’accordo con la teoria dell’effetto serra o del buco dell’ozono (fattore su cui è stata posta l’attenzione e creato l’allarmismo guarda caso da idee dello stesso Lovelock, il quale per Blondet è uno “profondamente inserito nelle centrali di potere”) [19], o dell’eccesso di CO2, fenomeni reali per carità, ma ritenuti non abbastanza influenti in virtù della complessità dei fenomeni climatici. A fronte di tutto ciò e guardando come cerchiamo di fare riferimento sempre alla totalità più che al dettaglio, all’equilibrio delle parti più che alla separazione, possiamo trovare maggiormente plausibili altre teorie come quella del bilanciamento dell’effetto serra per mezzo del vapore acqueo. Come fatto notare da Martin Hertzberg, chimico e fisico laureato a Stanford e meteorologo per la US Navy, l’emissione di CO2 per attività industriali ebbe un calo dalla crisi del ‘29 fino al dopoguerra dove ci fu una netta ripresa, eppure la concentrazione del suddetto gas non scese, continuò a salire seppur lentamente. Questo lo indusse a chiedersi se effettivamente è la CO2 da attività umane ad assorbire la maggior parte dell’irradiazione solare responsabile del riscaldamento globale e fu costretto a prendere in considerazione anche il vapore acqueo, pure questo imputato di essere un buon ‘immagazzinatore’ di calore e abbondantemente presente nell’atmosfera come conseguenza naturale del ciclo dell’acqua, ossia dell’evaporazione dei mari, fiumi e laghi. Alla fine giunse alla medesima conclusione di Milutin Milankovitch, uno dei fondatori dell’astrofisica, il quale, studiando i fattori di variazione del clima nelle ere geologiche, ad esempio nell’Eocene si ebbe una concentrazione di biossido di carbonio pari alla nostra con relativo riscaldamento globale, ma, presumibilmente, senza attività umana, giunse alla conclusione per la quale sono fenomeni legati al sole a causare una diminuzione o un aumento di irraggiamento con conseguente, in quest’ultimo caso, aumento dell’evaporazione degli oceani e maggiore rilascio di CO2 in forma di carbonati, normalmente presenti in essi [20]. Il mio sapere è certamente limitato, ma il geologo Robert Schoch secondo me, suggerisce la stessa cosa nel libro “La civiltà perduta e le catastrofi del sole” [21]. Questa conclusione ci farebbe guardare a qualcosa di più ampio rispetto ad un solo gas isolato, nel ricercare il meccanismo con cui le ere climatiche variano e quindi i cambiamenti climatici potrebbero essere collegati all’attività solare, vero “motore” energetico del nostro sistema planetario. Ecco forse il perchè dell’ossessione dei nostri antenati per l’osservazione del cosmo, magari loro con la propria scienza altamente intuitiva, invece di perdersi nel dettaglio insignificante, nel momentaneo e transitorio, avevano già capito l’importanza di scrutare l’immensità dell’assoluto.
Conclusione
Inquietante è provare ad immaginare finalità nascoste dietro alla riduzione di CO2 tramite divieto di bruciare liberamente legna nei camini se sono obsoleti o non adeguati alle norme in materia di emissioni o semplicemente non sono regolati da elettronica; oppure di sovvenzioni statali come il famoso 110 per cento. Recentemente alcune leggi fanno pensare che un domani sarai costretto a portare la tua casa ad un livello di risparmio energetico imposto dallo stato, altrimenti non potrai venderla, o peggio, magari ti sarà sospesa l’abitabilità. La transizione ecologica potrebbe prevedere l’installazione per legge di dispositivi 5G con la scusa di ‘controllare’ l’incidenza di inquinanti sui consumi della tua abitazione. In virtù di un Grande Reset di cui si fa un gran parlare oggi, ma ovviamente è una cosa da “complottisti paranoici”, immagina un futuro in cui ci sarà un black out (magari per ridurre le emissioni di CO”) e non potrai scaldati perché la tua stufa funziona solo se c’è corrente. Oppure il gas non ci sarà più perché abolito a favore di fornelli elettrici ad induzione, certamente più green (ma funzionanti con corrente della centrale elettrica controllata da lobby e magari nucleare). Se un giorno non potessi più entrare in casa tua perché col 110 lo stato ne reclama il controllo e col 5G avesse i mezzi per negarti l’accesso? Insomma, se avete seguito il ragionamento e se pensate in modo per così dire alternativo, olistico, cercare il problema nella sola componente CO2 è il solito metodo utilizzato dalla sbandierata scienza dei nostri giorni, che, con la scusa di pretendere di essere oggettiva, cerca il problema analizzando aspetti sempre più piccoli e separati dalla realtà perché essi sono fin troppo concreti e materialistici, mentre trascura la totalità, le interazioni, il dinamismo del sistema. Individuato l’effetto serra, analizziamo i gas, analizzati i gas, diamo la colpa al CO2; il modello sembra analogo all’approccio odierno verso le malattie, come abbiamo tentato di spiegare in due nostri articoli precedenti: “La vera natura dell’uomo è duale” e “La salute è un diritto o un dovere? Come abbiamo acconsentito all’espropriazione.”. Diamo la colpa al virus o ad una proteina a esso legata, ma il malato, la sua totalità, il contesto che lo circonda non ha nessun rilievo? Faccio presente che la scienza attuale sembra essere quella che dice che assumere un veleno è l’unico modo per guarire malattie il più delle volte scatenate da veleni dati dalla stessa scienza… Io credo che per preservare l’ambiente bisogna preservare la sua totalità, il suo equilibrio, bisogna ridurre la CO2, ma anche il cibo industriale, la grande circolazione di merci utile solo ai mercati globali che vanno ad ingrassare i grandi capitalisti a sfavore delle economie di zona, la distruzione della biodiversità etc; questo è il vero senso della citazione di Gasset fatta all’apertura di questo articolo. Ogni singolo essere, ogni elemento è unico ed essenziale per l’armonia. Quindi, da Gretina (poverina non è neanche tutta colpa sua…) a Lovelock, che poi la Teoria di Gaia è simile alla Teoria della Relatività di Einstein (sempre con rispetto parlando ovviamente), un “beggar wrapped” come abbiamo scritto in uno dei nostri primi articoli dal titolo “Tesla meglio di Einstein 1° Parte – Il ritorno dell’Etere”, un vecchio mendicante con un bel vestito, pensate all’Integrone di François Jacob o al motto “Il tutto è più della somma delle parti” di Aristotile; beh, tutte queste figure promotrici del bene della terra potrebbero rivelarsi tutti strumenti, e questi ottimi strumenti potrebbero essere un buono specchietto per allodole in modo da attuare quella ristrutturazione della società di cui abbiamo immaginato sopra alcuni inquietanti aspetti. Non sarebbe lecito porsi le domande fatte in precedenza? Invece, al di là di falsi profeti, se noi guardiamo più nel profondo, sappiamo che qualcosa ci indica come l’analisi della totalità, indagare il sottile gioco di equilibri, questo ci dà la soluzione del problema, non certo cercare il capro espiatorio nel dettaglio separato. Ecco allora il bisogno di teorie più ampie e forse nemmeno nuove, nemmeno serve cercare poi così lontano, poiché, da sempre, e in accordo a tante antiche tradizioni, è più plausibile che sia il sole la chiave del mistero delle variazioni climatiche, infatti è esso a caratterizzare la presenza di energia sulla terra, il sole “fonte di vita”, il fecondatore, il principio maschile, “El Ra”, Mitra, il Sol Invictus, il Bambin Gesù che nasce il giorno di Natale. Per questo ho pensato di scrivere questo articolo, e con l’occasione farvi i miei più sentiti auguri per questo periodo natalizio, la festa della rinascita, anche soprattutto spirituale, una nuova speranza di luce in questi tempi astronomicamente e socialmente caratterizzati da oscurità.
Un piccolo post scriptum: spero con l’approvazione del redattore e pensando di fargli cosa gradita, se volete farvi un’idea dell’andazzo climatico del nostro pianeta e di quanto conti per Gaia il piccolo uomo, mi permetto di rimandare al bellissimo blog di “Megachiroptera” [22]
“La terra si riscalda e si raffredda continuamente”
Fred Singer, fisico dell’atmosfera firmatario della petizone <<Global Warming Petition Poject>> [23]
[1] https://www.frasicelebri.it/frasi-di/jose-ortega-y-gasset/
[2] https://www.greenme.it/informarsi/ambiente/innalzamento-mari-italia/
[3] Ibidem
[4] https://www.lastampa.it/opinioni/2009/11/23/news/il-camino-vietato-ai-lombardi-1.37054905,
https://www.money.it/Multa-fino-a-5-000-EUR-per-chi-accende-stufa-e-camino-dove
[5] https://tg24.sky.it/ambiente/approfondimenti/greta-thunberg-discorso-integrale-italiano-cop24
[6] https://www.bufale.net/questa-e-la-manager-di-greta-il-suo-nome-e-neubauer-membro-di-one-foundation-gestita-da-bono-vox-bill-gates-e-george-soros-ti-basta/
[7] https://mysterionweb.wordpress.com/2019/07/11/greta-thumberg-capolavoro-della-manipolazione-di-massa/
[8] "Cretinismo scientifico e sterminio dell'umanità" - Maurizio Blondet - © 2012 Associazione culturale editoriale EFFEDIEFFE - Podere Il Piscino snc - 01020 Proceno (VT) - Tel. 0763.71.00.69 | 335.21.43.48 | 335.457.464 - e-mail: info@effedieffe.com - www.effedieffe.com | www.effedieffeshop.com - Pag. 162
[9] Ibidem - Pag. 199 Nota 60
[10] Ibidem - Pag. 199
[11] Ibidem - Pag. 162
[12] Ibidem - Pag. 199
[13] Ibidem - Pag. 137
[14] Ibidem - Pag. 169
[15] Ibidem
[16] Ibidem - Pag. 170
[17] Ibidem - Pag. 191
[18] Ibidem - Pag. 192
[19] Ibidem - Pag. 109
[20] Ibidem - Pag. 140-141
[21] La civiltà perduta e le catastrofi del sole - Robert M. Schoch - Ⓒ2012 Publishing S.r.l., via F. D’Ovidio, 64 - 00137 Roma
[22] https://megachiroptera.com
[23] Ibidem - Pag. 137
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