Attacco al potere II

Sabato 8 Dicembre in Francia è avvenuta la quarta ondata pacifica di manifestazioni contro il caro carburante e l’aumento delle tasse. A vedere i telegiornali in televisione tanto pacifica non sembra essere stata. Vetrine rotte, polizia che blinda la città, lacrimogeni, sassaiole etc. E’ proprio l’eventualità di cui avevo già parlato nel mio articolo del 24/11/2018. A mio avviso è un copione già visto: i giornali mostrano orde di black bloc in mezzo ad una folle guerriglia urbana. Saremo fortemente tentati a pensare che questi folli fautori di disordine siano uno strumento utilizzato ad hoc, preso e calato in mezzo alle manifestazioni scomode per annichilire la credibilità anche dei più seri movimenti contro i poteri forti. Ma, a nostro avviso ancora una volta non è stato bene messo in evidenza il fatto che la gente protesta contro la finanza e lo strapotere delle corporation e delle multinazionali, e vedono in Macron il simbolo di questo potere elitario. In Italia forse siamo ancora più ingenui perché il carburante costa ancor più rispetto al prezzo pagato dai nostri confinanti, e invece i salari sono mediamente più bassi.

In questo articolo siamo tentati di prevedere già cosa potrebbe avvenire nei prossimi giorni.

Qualche notiziario in internet sta già moderando i toni e parla di come Macron abbia fatto ammenda delle proprie azioni e stia dimostrando l’intenzione di voler trattare con il popolo, quindi c’è la possibilità che si dia il via ad una fase di cambiamento epocale?

La storia può venirci in auto per decifrare e comprendere un po’ meglio il veloce susseguirsi degli eventi di questi ultimi giorni?

L’invasione della Place Charles de Gaulle potrebbe essere un moderno attacco alla Bastiglia?

Rivoluzione francese 1789

Con l’espressione “Rivoluzione Francese” si indica in storia quell’insieme di fatti, verificatisi dal 1789 al 1799, che hanno portato, in Francia, alla soppressione della monarchia ed all’avvento della repubblica con la conseguente eliminazione del vecchio regime socio-economico (Ancien Régime). La situazione precipitò quando vi fu la crescita del costo del grano, poiché il pane era l’alimento fondamentale per il popolo. Oggigiorno il non stiamo morendo di fama , ma dipendiamo fortemente dall’energia. Se non disponiamo di energia non possiamo lavorare ed essere competitivi sul mercato, quindi non possiamo produrre il reddito di cui abbiamo bisogno per la nostra sussistenza: sembra che la storia si ripeta con il moderno “terzo stato” che si vede penalizzato di fronte ai nuovi straricchi, la nuova nobiltà. Comunque sia, per far fronte alla situazione di crisi ed al conseguente malcontento del popolo sfociato ormai in rivolte in molte province della Francia, il re Luigi XVI prese la decisione di convocare l’assemblea degli “Stati Generali”, cosa che non avveniva dal 1614. Era già di per sé un passo in avanti nella riconciliazione verso il popolo da parte della monarchia poiché gli “Stati Generali” erano un organo politico formato da rappresentanti della nobiltà, del clero, ma anche del popolo, il cosiddetto appunto “Terzo Stato”, e, in quell’occasione, fu anche fatta una votazione per aumentare il numero di rappresentanti di quest’ultimo, poiché se il numero di deputati eletti fosse stato uguale per ogni ceto, nobiltà e clero, i quali godevano comunque di maggiori privilegi, avrebbero potuto coalizzarsi e ottenere la maggioranza sempre a discapito della povera gente, cosa che di fatto avveniva.

Wikipedia dice a questo punto: “va ricordato, tuttavia, che l’animo dei membri del terzo stato non era affatto fautore di un cambiamento radicale: la gran parte dei membri, infatti, restava fautrice della monarchia e molti erano convinti che occorresse, semplicemente, riformare il sistema fiscale”[1]

Addirittura il terzo stato, forte del successo ottenuto, si dichiarò “Assemblea Nazionale” il 17 giugno 1789, ciò significava che esso rappresentava la nazione perciò avrebbe dovuto avere un potere quasi assoluto, rendendo già marginale l’influenza del regnante rispetto alle scelte di governo della nazione.

A questo punto i nobili, avendo visto nella convocazione degli stati generali la possibilità di liberarsi della monarchia, ma comprendendo poi come la situazione fosse,in realtà, sfuggita di mano anche a causa della nuova posizione assunta dal clero, il quale ora divenne più propenso ad appoggiare il terzo stato(chissà perché loro sono sempre dalla parte del più forte del momento), tornarono a schierarsi con il re; gli avvenimenti successivi sono a mio avviso di dubbia interpretazione poiché per esempio furono fautori del famoso “Giuramento della Pallacorda” molti massoni e illuministi come lo stesso Joseph-Ignace Guillotin, iniziato massone nel 1772[2], e alcuni autori vi vedono non sempre buoni intenti nell’operato di queste società segrete, sospettate di aver organizzato una centralizzazione del potere per il controllo delle masse da parte di una ristretta elite, usando valori come libertà ed eguaglianza per ottenere il consenso. Dopo questo episodio Wikipedia continua nuovamente in questi termini: “Luigi XVI ammise implicitamente il fallimento della sua iniziativa e il 27 giugno invitò ufficialmente nobiltà e clero a unirsi all’Assemblea nazionale; il clero accettò immediatamente la proposta mentre i nobili rifiutarono con indignazione. Poteva quindi continuare l’opera di smantellamento del vecchio ordine e il 7 luglio fu eletto un comitato per l’elaborazione della Costituzione.”[3]

Ma nonostante il re avesse già acconsentito a lasciare piena libertà ai rappresentanti del popolo, anche se sembra non intendesse ritirare le truppe di mercenari posti a guardia della città di Parigi, ci fu ugualmente l’attacco alla Bastiglia, fortezza prigione simbolo della monarchia, e con essa cadde il potere monarchico.

Scandalo della collana

Famoso è anche il cosiddetto “scandalo della collana”, episodio in grado di scatenare le ire del popolo verso la regina Maria Antonietta, già molto mal vista da quest’ultimo poiché di origini austriache. Paragonando queste notizie a quelle che propongono i nostri giornali oggi, non si fatica a coglierne l’analogia: basti vedere come hanno distrutto in poco tempo la reputazione di Silvio Berlusconi i media. (non che prima fosse santo). Questa parentesi storica, è molto oscura e, per rendere l’idea di come a volte le notizie possano deliberatamente venire esposte in modo confuso, ho scoperto come questa vicenda vede coinvolto un personaggio misterioso conosciuto come conte di Cagliostro. E a mio avviso, l’aura di mistero costruita attorno a questo figuro, comunque di dubbia reputazione, è servita a togliere credibilità a questa vicenda.

Cagliostro 1743 -1795

Alla fine, Giuseppe Balsamo, fu rinchiuso per eresia in un carcere di massima sicurezza appartenente allo Stato Pontificio, su disposizioni del papa Pio VI, con l’ordine perentorio di “non parlare con nessuno, non vedere nessuno, non essere visto da nessuno”[4] dove morì poi nel 1795. Leggenda vuole che fosse in grado di scappare da ogni prigione grazie alle sue doti di ammaliatore e alchimista, e le guardie ne avevano così profondo timore, da fare continue pressioni allo Stato Pontificio affinché ne venisse rafforzata costantemente la sorveglianza, con dispendio sempre crescente di denaro e risorse da parte della Chiesa.

Nato in un sobborgo malfamato di Palermo nel 1743 poiché perse subito il padre, fu preso al vicino convento di San Rocco dove si davano lezioni agli orfani e i disagiati,  e qui prese sicuramente confidenza con la chiesa e i suoi riti, e poi al convento dei Fatebenefratelli di Caltagirone dove imparò l’arte di curare con le erbe, successivamente la sua vita ha l’aria di un continuo scappare e di un continuo tirare a campare di espedienti. Passò molto tempo a Malta, presso l’Ordine Ospitaliero di San Giovanni a Medina e poi viaggiò ancora in quasi tutti gli stati d’Europa. Durante un soggiorno a Roma, dove ebbe occasione di lavorare per la Chiesa, conobbe Lorenza Feliciani, e la sposò; poi dovette ancora fuggire a causa di conflitti con i suoceri e anche in questo periodo l’attività dei due coniugi assomiglia più all’operato di una società a delinquere che di due persone per bene in cerca di un gratificante impiego ed una onesta sistemazione, poiché viaggiarono per tutta Europa, lui qualche volta lavorando come artista improvvisato e più spesso truffando, lei spesso prostituendosi e comunque tirandosi fuori di prigione a vicenda; eppure il duo pareva avere sempre grande ascendente anche verso nobili e persone colte. Durante questi viaggi fece di tutto per farsi accogliere presso varie confraternite Massoniche dove riuscì, a mio avviso, a formarsi una cultura certo a tratti confusa e imprecisa, ma comunque molto vasta e nutrita di nozioni e conoscenze soprattutto esoteriche utili a fargli conquistare popolarità  e renderlo richiesto presso molte case nobili e aristocratiche. All’epoca argomenti di un certo tipo erano molto in voga e presentandosi col nome di Alessandro conte di Cagliostro doveva fare un certo effetto a chi non lo conosceva. Tuttavia finiva spesso con l’essere preso per truffatore e ciarlatano, tanto da far scrivere a Goethe “di considerare Cagliostro «un briccone» e le sue avventure delle «ciurmerie», volle rendere visita alla madre e alla sorella, spacciandosi per «un inglese che doveva portare ai familiari notizie di Cagliostro, giunto di recente a Londra».[5] Anche Casanova era dello parere e lo fece addirittura cacciare da Venezia.

Ebbe forse il momento di maggior gloria in Francia, dove riuscì a fondare una sua loggia Massonica, e ad avere amici influenti, come il cardinale De Rohan, che spinse a impegnarsi a comprare la famosa collana destinata a Maria Antonietta, fatto ancor oggi considerato importante per comprendere l’odio del popolo in miseria, verso la loro regina, che però si ricordi, aveva in realtà rifiutato l’acquisto qualche tempo prima. Per questo atto, Cagliostro sarà processato, ma non direttamente condannato, poiché fu difeso dagli avvocati più importanti di Parigi, naturalmente suoi intimi amici. Lo “scandalo della collana”, così fu battezzata la vicenda, è ancora tutt’oggi considerato un passo importante quando si valutano le cause scatenanti la Rivoluzione Francese. Il Balsamo finì poi i suoi giorni nella prigione fortezza di San Leo come già anticipato all’inizio, continuando a profetizzare l’arrivo delle truppe francesi e delle idee illuministe e anticlericali, cosa che di fatto avvenne di lì a due anni.

Conclusione

In questa sede siamo tentati di fare delle considerazioni in più valutando una diversa visione dei fatti: molti autori tra i quali David Icke vi vedono nient’altro che il rovesciamento della monarchia a favore dei governi tecnici di banchieri e manager, gente che ragiona per numeri, per etichette, il futuro sembra andare sempre più verso questa direzione, con politici fantoccio e dove il consenso del popolo viene estorto con l’apporto di informazioni manipolate ad arte per distorcere la realtà a favore del potere. Riportiamo qualche passo dal libro “…E la verità vi renderà liberi”:

“La società segrete della Confraternita (Illuminati e Logge Massoniche n.d.r.) complottarono per distruggere le monarchie europee, o rimpiazzandole con la repubblica o, meno spesso, spogliandole del loro potere e lasciandole come vertici puramente simbolici dello stato.” [6]

Da notare che in quegli anni hanno vissuto una situazione analoga molti altri stati. “La Rivoluzione francese del 1789 è stato un colpo di stato da parte degli Illuminati, e i metodi da loro usati sono stati poi ripresi più volte per sostituire monarchie non democratiche con “parlamenti popolari” altrettanto non democratici. [7]

Sotto questa luce forse possiamo avanzare l’ipotesi secondo cui Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro era un personaggio poco rispettabile, venuto di certo a contatto con ambienti massonici e settari dai quali  traeva ispirazione per la sua discutibile attività di guaritore, mago e alchimista, ma probabilmente venne alla fine usato da questi ultimi; per questo motivo il papa, e la massoneria lo sappiamo nacque in seno alla chiesa (si legga per esempio “L’altro impero cristiano”) [8] lo rinchiuse in prigione fino alla morte: il vero scopo era quello di far tacere qualcuno che sapeva troppo.

Allora per rispondere alle domande che abbiamo posto all’inizio dell’articolo dopo la premessa iniziale, possiamo dire che probabilmente Macron se ne andrà e verrà sostituito con uno peggio o rimarrà governando a testa bassa e facendo la parte del “capro espiatorio” ed alla gente verrà dato un contentino, per poi tornare a perseverare nella politica di globalizzazione e soggiogamento del popolo. Nessuna svolta epocale, proprio come è avvenuto dopo la Rivoluzione francese: i potenti sempre più potenti, il popolo sempre più sfruttato. Ma non dobbiamo essere solo pessimisti, questo articolo serve proprio a riflettere per rimanere consapevoli, per non abbassare la guardia e continuare a informarsi e lottare per i propri diritti.

Grazie a tutti.

Un abbraccio grande.

FD

[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_francese
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Joseph-Ignace_Guillotin
[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_francese
[4] I personaggi più misteriosi della storia - Gian Luca Margheriti - 2015 Newton Compton Editori
[5] https://it.wikipedia.org/wiki/Cagliostro
[6] ...E la verità vi renderà liberi” - David Icke - 2001 Macro Edizioni
[7] Ibidem
[8] L’altro impero cristiano - Eduardo R. Callaey - 2009 Marco Tropea Editore S.r.l.

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