La via di Piero Angela

Piero Angela (Foto da Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Piero_Angela)

Introduzione

Il 13 agosto 2022 si spegne Piero Angela, conduttore televisivo arcinoto per le trasmissioni di natura divulgativa.

Chiaramente per l’individuo Piero, la sua anima e il suo sentire, non posso che esprimere i miei sentimenti di cordoglio per il suo trapasso e il mio solenne rispetto per la continuazione del suo cammino spirituale giunto a questo tale e misterioso salto di stato, foriero certamente di un nuovo e naturale avanzamento di coscienza (mi dispiace Piero, ma io non posso fare a meno di non crederci e di augurare il bene per la tua anima); ma non posso soprassedere sul suo operato e sul contributo dato alla creazione di una certa modalità di divulgazione della scienza “di regime”, divenuta ormai il vettore con cui giunge l’unica, rigorosa conoscenza certificata e politicamente corretta. E in più, lui non era nemmeno laureato [2] – non che questo voglia dire nulla – ma poteva pontificare tranquillamente in termini scientifici sfruttando la sua immagine e la sua capacità di parlare, insomma facendo bene l’attore, mentre stimati studiosi e accademici, e persino premi Nobel, quando discutono il paradigma vigente, vengono colti immediatamente da una forma fulminante di “rimbambimento” e questa è l’unica possibile spiegazione da dare in merito alle loro ereticissime vedute.

La scienza di Superquark

La trasmissione in questione, a nostro modesto parere, è divenuta il prototipo della divulgazione scientifica, anzi molto di più: nell’immaginario collettivo è il simbolo della profusione della sapienza certificata ed indiscussa per tutti grazie all’abilità da parte del suo conduttore di parlare “semplice”, per le masse, per la gente comune – fra la quale si annovera anche il sottoscritto – e potendo disporre del potente veicolo di focalizzazione della percezione qual è la televisione, ha, in un certo senso, iniziato la gente alla tranquillità intellettuale, evitando a piè pari tutti i paradossi e le anomalie che dovrebbero invece rappresentare l’anima della scienza stessa in quanto essa, fra i suoi principi, annovera proprio la necessità di venire continuamente ridiscussa qualora vi siano nuovi fatti da analizzare in grado di insinuare il dubbio in merito alle teorie in auge, e risultare sempre aperta a nuove interpretazione da avvalorare o confutare. Invece Piero Angela, rimane sempre pacato, mai scosso da fatti apparentementi inspiegabili, mai turbato dalle guarigioni miracolose, dai fenomeni atmosferici inspiegabili, dalla controstoria, da UFO e scienza di confine perché, la scienza di Piero, attenendosi alle pure apparenze, ne deduce presto che “non si ha una risposta soddisfacente” per cui tutta questa fenomenicità anomala, dev’essere superstizione, sentimentalismo metropolitano. E’ vero, è una scienza per la massa, per chi non ha bisogno di porsi delle domande, per chi non vuole essere scosso dai dubbi esistenziali, per coloro i quali desiderano scrollarsi di dosso più responsabilità possibili. E Piero non si smentisce, non si contraddice mai, anzi è tra i fondatori del CICAP, l’associazione per il controllo delle pseudoscienze (così il “regime” chiama gli studi alternativi). Di queste associazioni, quasi ogni stato ne ha una, ed io credo sia una “moda” inglese, in quanto già l’autore Colin Wilson, lamentava la sistematicità con cui vari enti britannici analoghi al nostro CICAP si erano adoperati nel smontare sul nascere, all’inizio del ‘900, ogni resoconto o fatto inspiegabile attribuito a “forze paranormali”, che poi è solo un modo per definire fenomeni che non si desidera realmente studiare e rendere pubblici. Il brutto è che il CICAP conta una nutrita schiera di successori di Piero: Piergiorgio Odifreddi, il rampollo Massimo Polidoro, Telmo Pievani, ahimé anche Guido Barbujani (sigh) per il quale nutro anche una certa simpatia poiché autore di bei studi sulla discendenza del genere homo, etc. Ne hanno fatto parte anche Umberto Eco (ri-sigh), Margherita Hack, e ovviamente Umberto veronesi e Rita Levi Montalcini… (Gli ultimi due non potevano mancare) [3]

CICAP (https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=278316)

La pietra dello scandalo (o il Piero dello scandalo)

“Dopo che il parto di Angela andò in onda (io non lo vidi che registrato molto più tardi perché non sono certo un fan della TV) fui inondato di telefonate e di email. Chi aveva qualche cognizione scientifica era rimasto scandalizzato  da una trasmissione così apertamente propagandistica, piena di falsità e, per di più, a sostegno di un’idea malsana comunque la si guardasse. Ma cosa ci potevo fare io? Un dibattito. Ecco, proponiamo un dibattito tra me e Piero Angela e vediamo che cosa ne esce.” [4] Queste parole sono di Stefano Montanari, dottore in farmacia e ricercatore impegnato, assieme alla moglie Dott.ssa Antonietta Gatti, scienziato riconosciuto a livello mondiale, nello studio dell’impatto sull’ambiente delle nanoparticelle inorganiche. Lo studioso si riferisce a quanto successe dopo la messa in onda di una trasmissione in cui Piero Angela ebbe a tessere le lodi degli inceneritori dei rifiuti e prese come esempio un importante impianto spagnolo di Barcellona, con tanto di intervista al responsabile del controllo fuoriuscita fumi, il quale assicurava che i parametri da lui monitorati dimostravano come di fatto uscisse nient’altro che aria fresca dal camino. [5] Ovviamente Montanari nel suo volume “Il girone delle polveri sottili”, da cui prendiamo queste osservazioni, fa notare come, per principio di conservazione della massa, è molto probabile che esca qualcosina in più di semplice aria fresca, ed anzi, è possibile rilevare certe impurità molto dannose per la salute solo grazie ad un potente microscopio elettronico grande come una sala. Ed ecco il seguito della vicenda: “Fu così che gli amici Grilli di Treviso (il Meetup scissionista, quello che lavora) si misero in contatto con i responsabili della trasmissione per sollecitare l’incontro. La risposta imbarazzata fu che Angela si era limitato a “recitare” e l’autore del servizio era un tale Giangi Poli il quale rifiutò decisamente d’incontrarmi. Certo, quel dibattito davanti a cento persone lui l’avrebbe perso senza speranza ma, intanto, milioni di spettatori ignari si erano bevuti le fandonie che lui aveva rifilato loro.” [6] Questa scienza superficiale, riduzionista al massimo, altamente determinista, del tutto incurante dei grandi risvolti dati dalla fisica quantistica, dai nuovi studi sull’epigenetica, e anche, perché no, dalle tradizioni millenarie come i sistemi filosofici orientali – la medicina tradizionale cinese è quattromila anni che cura senza farmaci – è una scienza da bar, ma è molto pericolosa da professare attraverso un mezzo di comunicazione, come la televisione, con un grande potenziale per influire sul pensiero delle masse. Vuoi che Piero non lo sapesse? Invece il problema sta proprio qui. Anche Galileo Galilei dedusse il sistema eliocentrico da un’anomalia in merito ad una luna di giove rispetto al sistema di credenze in auge al suo tempo e gli ecclesiastici dell’epoca si rifiutarono di guardare dentro al suo telescopio, dove c’era la prova delle sue affermazioni. Perché non avevano voluto vedere? Perché è quell’anomalia, quel paradosso che ha il potere di cambiare il paradigma, di mettere in discussione il sistema di conoscenza, è la pietra dello scandalo, in quanto, se solo si ammette di doverlo prendere in considerazione, di analizzarlo e di accettarlo al pari delle altre conoscenze fondamentali per l’uomo, lo status quo, i privilegi e la presunta elezione al di sopra degli altri, vengono meno e decadono miseramente. Tesla, ad esempio, rappresenta un magnifico esempio di questo modo di operare: cercava il fenomeno estremo, il caso limite, l’anomalia o il paradosso, lo faceva avvenire, lo osservava e poi tentava di ricavarne la legge, e infatti innumerevoli furono le sue invenzioni e le stranezze a cui assistettero diversi testimoni che ebbero a che fare con lui. Inoltre, per quanto la scienza raggiunga sempre nuove vette di sapienza, ci sarà sempre qualcosa che sfuggirà alla matematica e alla osservazione, perché la realtà in cui siamo immersi è in divenire, poggia sul continuo cambiamento, avrà sempre bisogno di una certa instabilità, necessiterà in modo perenne di quella incertezza, di quella inafferrabilità che è il sale della vita. Forse una matematica più adeguata a spiegare l’evoluzione della realtà è quella dei frattali, infatti la geometria euclidea, che, come dice il Dott. Bruce Lipton, in “La biologia delle credenze”, era l’unica che si studiava a scuola fino al 1975, non era sufficiente a descrivere gli elementi della natura che hanno tratti irregolari; invece la geometria dei frattali aderisce meglio alla realtà quando si applica ad alcuni elementi del mondo naturale, ed essa è basata su serie che evolvono senza apparente regolarità, fino all’infinito, sono per definizione, proiettate in un continuo divenire; ma questo è un altro discorso e porterebbe fuori tema.

Conclusione

Ancora i miei più sinceri auguri di buon viaggio Piero, anche perché io mi accontento ancora della vecchia filosofia, per quel che arrivo a capire. Mi bastano ancora Aristotele, Kant e anche Tommaso d’Aquino. Quindi Dio vegli sulla tua anima e ti accompagni ovunque sei diretto, e infondo, credo che anche tu un piccolo barlume di speranza ancora ce l’avessi: non credo tu suonassi divinamente il pianoforte solo perché la musica è matematica, o che tu abbia messo tutta la tua famiglia in bei posti alla RAI in televisione solo per istinto di sopravvivenza o per conservazione della specie: credo che in fondo la conoscenza e il bello, il buono, fossero obiettivi del tuo sentire, e questo secondo lo stagirita, l’aquinate e compagnia bella, è precisamente la realizzazione uno scopo.

F.D.

“mi accorgo di essere sempre più interessato alla visione e all’interpretazione delle cose che non alle cose in sé. D’altra parte, se ci pensiamo un po’, tutto ciò che siamo, facciamo o diciamo dipende dal nostro modo di vedere e interpretare la realtà e il mondo che ci circonda; tutto dipende, in ultima analisi, dalla nostra filosofia …. e tutti abbiamo una filosofia.” Dott. Domenico Mastrangelo [7]

[1] “Il girone delle polveri sottili. Viaggio nel mondo delle nanoparticelle tra inquinamento, patologie e interessi finanziari.” - Stefano Montanari - Ⓒ 2008 Macro un marchio del Gruppo Macro, Via Giardino 30, 47522 Cesena (FC) - Collana “Verità Nascoste” - I^ edizione Febbraio 2008, 4ͣ  ristampa Aprile 2018 - ISBN 978-88-7507-870-6 - www.gruppomacro.com - Pag. 252 
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Piero_Angela
[3] https://it.wikipedia.org/wiki/CICAP
[4] “Il girone delle polveri sottili. Viaggio nel mondo delle nanoparticelle tra inquinamento, patologie e interessi finanziari.” - Stefano Montanari - Ⓒ 2008 Macro un marchio del Gruppo Macro, Via Giardino 30, 47522 Cesena (FC) - Collana “Verità Nascoste” - I^ edizione Febbraio 2008, 4ͣ ristampa Aprile 2018 - ISBN 978-88-7507-870-6 - www.gruppomacro.com - Pag. 254
[5] Ibidem
[6] Ibidem
[7] "Il Tradimento di Ippocrate. La medicina degli affari." - Domenico Mastrangelo - Ⓒ Copyright 2018 Salus Infirmorum s.a.s. Prima edizione: luglio 2010. Prima ristampa: novembre 2018 - Pag. 10

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